La discussione attuale della blogsfera è scatenata dal post di Felipe. Fortunatamente Bl@ster ha espresso perfettamente il pensiero in questo post. Più precisamente voglio sottolineare questa frase:
Siamo dunque sicuri che tutto ciò non sia un capriccio dell’utenza e di alcune persone, più che una necessità vera? Magari avremmo più bisogno di qualcuno che mantenesse le applicazioni aggiornate? Tipo un potenziale repository rolling apposito di cui ho già parlato?Questo è esattamente il punto.
Tutti gli utenti di Ubuntu, che ormai hanno preso più che confidenza della distribuzione stanno facendo i conti con il limite di Synaptic(e derivati). Perchè diciamoci la verità: gestire il software non standard su Ubuntu(ma lo stesso discorso vale per Debian(e derivate)/Red Hat(e derivate)) è davvero una sofferenza.
Il sistema di gestione del software di Arch è attualmente il migliore ed è anche uno dei motivi perche una volta provata questa distro non l'ho più lasciata.
Non voglio fare "lo sborone" ma è un giudizio personale basato su esperienze personali. Questo giudizio ovviamente è influenzato dai miei gusti ma anche oggettivamente parlando riconosco pacman e AUR migliori di qualsiasi altro tipo di packet management.
Veloce, potente e gestisco praticamente ogni software sia ufficiale che non, senza nessun problema di dipendenze e con lo stesso programma.
L'unica pecca è la mancanza di una parte grafica ma solo perchè non ho voglia di digitare a mano i nomi dei pacchetti(cosa superabile con il copia-incolla il 95% dei casi).
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